L'inglese continua ovviamente a essere la lingua principale di internet, anche se la proporzione tra questa e le altre lingue si sta modificando, sia per quanto riguarda le pagine web che gli utenti on-line. Nel 1998 le pagine in lingua inglese ammontavano al 75% del totale, mentre nel 2005, secondo dati dell'Unione Latina, erano già scese sotto il 50%; a questo calo proporzionale dell'inglese corrisponde una crescita delle altre lingue, in alcuni casi particolarmente rapida.
Oggi oltre all'inglese altre otto lingue hanno una presenza rilevante in internet: il giapponese, lo spagnolo, il tedesco, l'italiano, il nederlandese, il francese, il cinese, il portoghese.
In costante crescita è il cinese e, se non ci fossero pesanti restrizioni sull'uso di internet in Cina, l'area di cultura cinese potrebbe essere a livelli ancora di molto superiori rispetto a quelli attuali. Notevole anche la diffusione dello spagnolo che sempre più va affermandosi come la seconda grande lingua internazionale.
Per quanto riguarda la suddivisione per lingua madre della popolazione on-line, questo trend è ancora più evidente: secondo la rilevazione periodica Internet World Stats a metà del 2008 a livello mondiale risultano connessi quasi 1,5 miliardi di utenti, di cui "solo" il 29,4 % di lingua inglese, il 18,9% di lingua cinese, il 8,5% di lingua spagnola, il 6,5% di lingua giapponese, il 4,7% di lingua francese, il 4,2% di lingua tedesca, il 4, 1% di lingua araba, il 4% di lingua portoghese, il 2,4% di lingua coreana. Al 2,4% sono anche gli utenti di lingua italiana.
Per quanto riguarda questi ultimi, si stima cha abbiano accesso alla rete, almeno in modo sporadico, quasi 30 milioni di persone (novembre 2004); un dato strabiliante, se si pensa che solo nel 1997 veniva varcata la soglia del milione di internauti di lingua italiana.
Anche per quanto riguarda i domini registrati, l'Italia ha compiuto in questi anni un enorme balzo in avanti, raggiungendo di recente il milione di siti .it (indagine della Lycos Europe del gennaio 2005) e piazzandosi così al quarto posto in Europa, dopo la Germania, che supera gli 8 milioni di registrazioni, il Regno Unito, con 3,7 milioni di indirizzi, e i Paesi Bassi, che raggiunte 1,3 milioni di suffissi .nl.